Elogio funebre

 In Edifici Religiosi

La chiesa e il convento sorgono accanto al cimitero, non molto distante dal paese.

Il convento venne edificato nel 1400 ed ampliato nel corso del 1600; l’ampio chiostro è abbellito dagli affreschi con le lunette rappresentanti gli episodi della vita di S. Francesco, la chiesa restaurata nel 1700 al momento è in fase di restauro,  anche se i lavori sono fermi ormai da anni.

E’ inverno ed è freddo, la temperatura è di alcuni gradi sotto lo zero, sappiamo già che di conventi più interessanti ne abbiamo visitati parecchi, ma questo cela al suo interno una meraviglia che ospitano in pochi.

Dopo un paio di tentativi di esplorazioni precedenti andate a vuoto, finalmente si entra: c’è un’aria gelida all’interno, una visita in chiesa, difficile da fotografare a causa delle impalcature per il tentativo di messa in sicurezza e restauro, un giro veloce al piano superiore del convento, ormai privo di ogni arredo. In effetti, come da aspettative, nulla di entusiasmante, un normale convento, semplice nello stile come tradizione francescana vuole.

Il chiostro è invaso dalle erbacce, alcune parti stanno pian piano crollando, gli affreschi cominciano a risentire dell’umidità e del passare del tempo, andrebbero messi subito in sicurezza, per evitare che spariscano del tutto; dietro le siepi, eccole lì, le protagoniste per le quali siamo venuti… due splendide carrozze funebri.

Le antiche carrozze funebri, risalenti al 1800, giacciono lì, silenziose e dimenticate all’interno del chiostro con una storia da raccontare di oltre duecento anni.

Fin dai tempi più antichi, il mezzo più comune per il trasporto dei feretri era il carro trainato da cavalli; una tradizione che si è protratta in tutta l’Europa fino agli anni Venti del secolo scorso.

Due preziosissimi pezzi di storia, oramai irrimediabilmente danneggiati dalle intemperie, oltre che dall’indifferenza e l’incuria, vinti dalle tarme, dal gelo, dal sole e dall’acqua. Potrebbe essere prelevate, restaurate e magari esposte in qualche museo, ma come spesso accade sicuramente rimarranno segretamente e gelosamente custodite all’interno del monastero, andando incontro a una fine certa, come quella di centinaia di persone che hanno accompagnato nell’ultimo viaggio.

Articoli Recenti
0

Start typing and press Enter to search